Potrebbe interessarti:
Phil Spencer rivela che Starfield e Redfall sono la chiave per Xbox Game Pass
Due classici degli anni ’90 in arrivo su PC Game Pass
Ora puoi richiedere i premi multiplayer di Halo Infinite grazie a Xbox Game Pass Ultimate
Proprio ieri Gamesindustry.biz, il noto sito dedicato al lato più ristretto degli sviluppatori di videogiochi, ha isolato un commento ben preciso estratto dai dati che l’inchiesta CMA ha svelato da Microsoft. Con un titolo troppo appariscente per quello che si è rivelato essere: “Xbox Game Pass cannibalizza le vendite di giochi”.
Questa mattina abbiamo fatto eco, ma chiarificando, perché questo dato è stato dato per vendite calcolate oltre i 12 mesi dal suo lancio, con una percentuale specifica che non è stata rivelata. Tuttavia, è assolutamente vero, ma quel titolo ignora l’enorme quantità di denaro anticipato che lo studio riceve per essere incluso in Xbox Game Pass. Microsoft ha risposto a Eurogamer su questo problema, iniziando proprio da lì: “Offre maggiori possibilità di monetizzazione”.
Xbox Game Pass offre più opportunità per creatori e giocatori
È proprio quello che ha sempre affermato Phil Spencer e Microsoft ha dimostrato con i numeri. Un gioco che entra in Xbox Game Pass fin dall’inizio ottiene un immediato “engagement” da parte degli utenti e un numero altissimo che le vendite tradizionali solitamente non offrono e, infatti, allo stesso tempo li nutre grazie al grande passaparola di bocca che genera in quel gran numero di utenti che lo apprezzano.
Per i giocatori, significa un’opzione in più per scoprire giochi e giocare con i tuoi amici a un prezzo equo. Per gli sviluppatori, significa creare un’altra opzione su come monetizzare i loro giochi. Il nostro obiettivo è aiutare i creatori di tutte le dimensioni a massimizzare il valore finanziario totale che ricevono tramite Xbox Game Pass. Ogni gioco è unico, quindi lavoriamo con loro per creare un programma su misura che rispecchi esattamente ciò di cui hanno bisogno, assicurandoci che ricevano un compenso finanziario per la loro partecipazione al servizio e aprendo spazio alla creatività e all’innovazione. Di conseguenza, il numero di sviluppatori interessati a lavorare con Game Pass continua a crescere.
Certo, questa affermazione non contraddice né smentisce quella fatta alla CMA britannica, ma forse merita una spiegazione più semplice: le vendite tradizionali non sono l’unico modo per monetizzare un gioco. E a seconda di ogni gioco, potrebbe non essere il migliore.