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Continuiamo con il tema del momento. Non è altro che l’intenzione di Microsoft di acquistare Activision, che sarebbe l’acquisizione più costosa nella storia dell’industria dei videogiochi. Un acquisto che sta portando molto culo e si stanno scrivendo fiumi di inchiostro. Soprattutto nelle ultime settimane, quando le comunicazioni e le risposte sono aumentate da parte di entrambe le autorità regolatorie, come Microsoft o Sony, che hanno preso l’iniziativa contro l’accordo.
Discussioni che si concentrano principalmente su Call of Duty (come se Activision non avesse altre licenze di successo) essendo l’occhio del ciclone e che ci ha permesso di leggere argomenti del genere che niente, nemmeno Battlefield, può competere con esso, o che Microsoft non lo farà lascia che PLayStataion Plus arrivi su Xbox (sebbene Sony sia stata la prima a porre il veto all’arrivo di Xbox Game Pass sulle console PlayStation).
Quindi, nel contesto di tutta questa marea di informazioni, arriva l’ultimo minuto, un tentativo da parte di Microsoft di calmare le acque con la CMA e permetterci di effettuare l’acquisto. In buon porto.
Tutto ruota attorno a Call Of Duty: Microsoft si impegnerebbe con Sony per 10 anni
Quella soluzione o anticipo di Redmond si baserebbe sul fare qualche concessione. Tra questi, c’è la speculazione con un’opzione che è già stata ascoltata: offrire una garanzia che almeno Call of Duty sarà supportato per almeno 10 anni sulle console PlayStation🇧🇷 Un accordo che, secondo il New York Times, Microsoft ha già offerto a Sony (e, a quanto pare, l’azienda giapponese ha rifiutato), ma che ora ufficializzerà nel tentativo di calmare gli animi.
Questo provvedimento, che costituirebbe il punto principale (e quasi unico) delle concessioni, servirebbe ad anticipare i termini dell’iter normativo. Microsoft spera così di ottenere più approvazioni all’acquisto dopo il sì da Brasile, Arabia Saudita e più recentemente – oggi – dalla Serbia. Tre dei sedici organismi di regolamentazione, dove il Regno Unito e la CMA europea, per ora, sono i maggiori ostacoli all’acquisto.