Dopo che l’autorità britannica per i mercati e la concorrenza ha impedito a Microsoft di acquisire Activision Blizzard King, lo stesso regolatore è intervenuto nuovamente per impedire alle due società di acquisire quote reciproche. Questo rende le cose molto più difficili per Redmond e diventa un chiaro segnale che gli inglesi vogliono stringere i polsi agli americani.
In questo nuovo ordine, si stabilisce che Microsoft non può acquisire una partecipazione in Activision Blizzard, così come un editore di videogiochi non può acquisire una partecipazione in Microsoft, senza autorizzazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Questo viene fatto per impedire a Redmond di acquistare partecipazioni in Activision.
Il regolatore britannico blocca l’acquisizione incrociata tra Microsoft e Activision Blizzard
La CMA ha già respinto il piano di Microsoft di acquisire Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari per timore che una tale mossa consentirebbe a Microsoft di controllare una quota troppo ampia del mercato del cloud gaming. Microsoft ha annunciato che presenterà ricorso contro questa decisione. Comprendiamo che Activision Blizzard ha assunto un importante avvocato del Regno Unito, Ford David Pannick FC, per rappresentare l’azienda in questo processo di ricorso, che potrebbe richiedere mesi per essere completato.
Nel frattempo, Microsoft e Activision Blizzard sono in attesa di una decisione da parte dei regolatori dell’UE sull’accordo. Alcune informazioni recenti (al momento non confermate) affermano che l’Unione Europea approverà l’acquisizione, ma anche se ciò dovesse accadere, Microsoft non può finalizzare l’accordo senza presentare ricorso contro la decisione dell’Autorità per i mercati e la concorrenza del Regno Unito. A proposito, avevamo già sentito voci secondo cui la CMA avrebbe approvato l’acquisto e alla fine non è successo, quindi attenzione alle voci.
Queste restrizioni imposte dalle autorità di regolamentazione del Regno Unito hanno un impatto significativo sui piani di espansione di Microsoft e sull’industria dei giochi in generale. Le decisioni prese nei prossimi mesi avranno importanti implicazioni sia per le aziende coinvolte che per il mercato nel suo complesso.