Il gigante cinese NetEase sta andando all-in e, secondo quanto riferito, farà causa a Blizzard per la folle somma di $ 44 milioni. Il conflitto era già evidente dal momento in cui Blizzard ha deciso di lasciare il colosso asiatico alla ricerca di nuove direzioni e migliori affari, anche se la causa parla già di un completo esaurimento delle trattative tra le parti.
Per capire il conflitto bisogna sapere come funziona il mercato cinese. Per effettuare qualsiasi operazione in quel paese, è necessaria una società locale che funga da intermediario e che sia approvata dal governo locale. NetEase afferma che quando World of Warcraft e altre produzioni Blizzard hanno smesso di funzionare il 23 giugno, la società americana ha promesso di rimborsare il milione di giocatori che ha chiesto un risarcimento, ma che si è rivelato essere responsabilità di NetEase.
NetEase prepara cannoni legali contro Blizzard
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Sulla base di ciò, NetEase chiede ulteriore pagamento e risarcimento per inadempimenti di accordi che hanno finito per sbilanciare sfavorevolmente lo scenario di business che ha interessato direttamente gli asset della società cinese.
Il processo non è ancora finalizzato, quindi c’è ancora la speranza che le due parti raggiungano un accordo, che potrebbe anche preparare il terreno per il ritorno di Blizzard nella terra del kung fu, degli orsi panda e di Xi Jinping. è risolto.